La Riserva O&MRA (Operation & Maintenance Reserve Account)
- Alessandro Tornese
- 11 giu 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 6 giu
La riserva O&MRA è un fondo che viene alimentato nel corso della concessione per far fronte a lavori di manutenzione ciclica. Tali lavori portano a difficoltà finanziarie che possono essere fronteggiate con tale riserva appositamente costituita. Quest'ultima deve essere finanziata tramite accantonamenti annuali. Negli anni in cui avvengono i lavori si prelevano le somme necessarie per finanziare e supportare la gestione degli anni futuri. Il funzionamento della riserva O&MRA è identica al funzionamento della riserva DSRA (approfondimento qui). La differenza è che la riserva DSRA viene utilizzata per supportare il rimborso del debito negli anni di difficoltà ed è sottoposta a vincoli stringenti dell'istituto di credito, la riserva O&MRA invece supporta la gestione e gli investimenti (compreso anche il rimborso del debito).
Ai fini della sostenibilità non è chiaro come la modulazione di tale riserva debba incidere sugli indicatori di sostenibilità finanziaria. In base ai principi contabili OIC n. 10 sul Rendiconto Finanziario, gli accantonamenti per oneri futuri sono considerati costi non monetari e non vengono considerati come flussi negativi. Le linee guida di MEF/ANAC adottano uno schema di riclassificazione dei flussi di cassa diverso rispetto a OIC che non comprende gli accantonamenti.
Le somme accantonate, seppur rimanendo nella piena disponibilità dell'azionista, devono dare un'idea di come il rischio operativo venga effettivamente percepito dal concessionario. Un flusso accantonato è sempre un flusso che l'azionista non può percepire, in quanto verrà utilizzato nei periodi di manutenzione ciclica.
Il punto in questione non viene analizzato con decisione da MEF e ANAC. Si afferma che gli indicatori di sostenibilità finanziaria dell'investitore debbano essere calcolati sul flusso di cassa a disposizione dell'azionista (come indicato nelle stesse linee guida). Tale interpretazione crea divergenze con il codice civile principalmente al verificarsi delle perdite di esercizio. Le norme civilistiche affermano che "possono essere distribuiti esclusivamente gli utili realmente conseguiti e risultanti da bilancio regolarmente approvato" (art. 2478bis e art. 2433 Cod. Civ.).
Le linee guida MEF/ANAC, quindi, danno più importanza ai flussi di cassa a disposizione degli azionisti che all'effettiva percezione degli utili distribuiti. A questo punto, gli accantonamenti O&MRA, se effettivamente depositati in un fondo vincolato, comportano un limite alla percezione delle somme stesse. Prevedendo nel contratto la costituzione della riserva O&MRA, le sue modalità di finanziamento e di utilizzo, il rischio operativo viene effettivamente trasferito al concessionario e si possono registrare gli effetti su TIR e VAN.
Nella pratica, la creazione della riserva, comporta che un flusso vincolato venga percepito dall'azionista non nell'anno in cui avviene l'entrata monetaria ma negli anni in cui avvengono i lavori di manutenzione. Questo spostamento riduce il valore del ricavo nel tempo con conseguente riduzione del rendimento medio del progetto. Per bilanciare questa perdita di valore nel tempo le somme vincolate possono essere remunerate con un tasso di interesse in base agli accordi con l'istituto bancario.

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